mercoledì 16 maggio 2012

il caso Giuliani

Il caso Giuliani:
 CIARLATANO … O  “SCIENZIATO”?
Giampaolo Giuliani, tecnico presso l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, nei Laboratori del Gran Sasso, è stato forse l’uomo più osannato ma anche il più criticato in occasione del terremoto dell'Aquila avvenuto il 6 Aprile 2009.
I ricercatori dell’INGV sostengono che non hanno mai potuto accertare la veridicità delle previsioni di Giuliani poiché tutti i dati in suo possesso non sono mai stati resi pubblici.
D’altro canto Giuliani sostiene di essersi sempre accostato agli scienziati per informarli delle sue ricerche e dei suoi studi ma che nessuno lo ha mai preso in considerazione; ecco perché non esistono delle pubblicazioni scientificamente accettate che attestino le sue scoperte.
In un’intervista Giuliani afferma:
“Sono in contatto con i russi e con gli americani. In particolare con i ricercatori della NASA stiamo collaborando: io gli sto mandando i miei dati, loro mi mandano i loro. Ci sono forti correlazioni - incredibile, non si sarebbe mai detto - tra le osservazioni fatte da loro, dal satellite, e le mie fatte da terra."
Secondo i suoi studi effettuati sul campo è possibile la previsione dei terremoti con sufficiente anticipo. Alla base della sua ricerca vi è l'analisi di un gas particolare, il “radon”. Il radon è un gas radioattivo, incolore e inodore, che si libera dalle fratture sviluppatesi in prossimità di un evento sismico.
Articolo pubblicato il 30 marzo 2009 da InAbruzzo.
 Giuliani ha dedicato anni ai suoi studi sui terremoti e oggi ottiene quelli che giudica risultati chiari dai suoi rivelatori grafici che, da lui interpretati, sono abbastanza eloquenti. La scienza ufficiale nicchia e tentenna. Ma lui procede imperterrito. E’ apprezzabile la sua dedizione totale alla ricerca che lui ritiene valida, documentata, sperimentata. Un uomo che crede in ciò che fa e lo fa da solo, spesso contro tutti. Si dice che è rispettabile colui che almeno crede in se stesso, quando ne ha motivo. Giuliani è convinto, tenacemente convinto di avere mille buoni motivi. La scienza ufficiale è scettica? Benissimo, lo è stata anche altre volte, forse troppo arroccata su certezze che possono - ad un tratto - vacillare. Come per un sisma magnitudo 4. Cerchiamo tutti di non essere nè creduloni, nè ciecamente negazionisti. Spesso la verità sta in mezzo e, comunque, noi crediamo fermamente e unicamente che stia nei fatti. Senza fretta nè emozioni devianti, atteniamoci ai fatti.”
E questo è quanto veniva pubblicato nel forum Continua lo sciame sismico all’Aquila – in Abruzzometeo forum:
Secondo il fisico Pulvirenti, laureato all'Università di Catania e dottorando in tale ateneo, la questione radon è ancora piuttosto dibattuta: infatti la sua emissione durante gli eventi sismici dipende sia dalla eccessiva permeabilità del suolo sia dalla sua concentrazione all'interno delle falde acquifere. Dai dati raccolti da Healt Physis novembre 2006, la regione abruzzese, e in particolare i territori comprendenti Campo Imperatore, Villetta Barrea e Caramanico Terme, risulta essere una regione ad alta concentrazione di questo gas. Oltretutto questa tipologia di gas, dovuta al decadimento dell'uranio, sembrerebbe venire emessa sia da faglie attive che inattive, sia in corrispondenza di attività sismica che in prossimità di intensificazione.
“Possiamo tuttavia affermare con certezza che un aumento di concentrazione del suddetto gas può solamente metterci in allarme ma non può fornire indicazioni precise sul luogo e sull'intensità del fenomeno che sta per generarsi: è quanto affermato dagli studiosi dell’INGV, secondo cui "i gas liberati improvvisamente dal terreno e captati dai rilevatori sono al massimo un indizio, forse utile, ma più spesso ingannatore". “Quelle di Giampaolo Giuliani, il tecnico famoso per le sue analisi sismiche basate sul radon, sono post-visioni e non previsioni”: è la dura accusa mossa dal dirigente dell’INGV, Antonio Piersanti.
“Stanotte il forte terremoto che ha colpito l'Aquila.
Ho appena saputo dell'accaduto dalle notizie cinesi, perchè i giornali online italiani erano ancora tutti con la prima pagina sul missile Coreano!!! Le fonti cinesi oltretutto non parlano però di una scossa di magnitudo solo 5.8 della Richter ma addirittura di magnitudo 6.7!!!
D'istinto, facendo mente locale, mi sono ricordato che tutto ciò era stato AMPIAMENTE PREVISTO nei giorni scorsi. Sulla questione, il responsabile della Protezione Civile Bertolaso, mi ricordo però come si scagliò contro, testuale "quegli imbecilli che si divertono a diffondere notizie false", chiedendo una punizione esemplare. (leggi Corriere della sera del 1° Aprile).
Il "pazzo" era un certo Giuliani del Laboratorio Nazionale del Gran Sasso, uno dei nostri massimi laboratori scientifici. Ora il terremoto, ampiamente previsto, si è dimostrato in tutta la sua potenza, fa paura il fatto che sia accaduto alle 3.32, in piena notte e con tutte le famiglie in casa a dormire.
Dopo l'emergenza, ci sarà da capire perché la Scienza non sia stata presa sul serio, visto che avrebbe potuto evitare molte delle molte vittime di quest’autentica catastrofe. Proprio ora su Rainews 24, la Protezione Civile ha confermato che è stato un Terremoto IMPORTANTE, esattamente come previsto da Giuliani…”
Nonostante queste polemiche, sono molti i ricercatori che studiano il gas radon e la possibilità di utilizzare la misurazione di questa sostanza per prevedere terremoti. All'Università di Bari sono state realizzate 25 centraline per la misurazione del gas, ma il progetto è attualmente fermo per mancanza di fondi. Pier Francesco Biagi, insegnante di Fisica presso l'ateneo pugliese, da anni si sta dedicando allo studio del radon e ritiene che “i sistemi per prevedere un terremoto già esistono, ma mancano i soldi per perfezionarli”.
Sempre in termini di previsione del sisma, in passato sono stati condotti anche degli studi sulla conduttività del suolo: le zone interessate presentavano deboli variazioni del campo elettromagnetico e delle onde radio e i molteplici successi in campo hanno portato all'utilizzo di apparecchiature di monitoraggio dette “Van” che hanno prodotto risultati interessanti spalancando la strada alla possibilità di prevedere i terremoti.
In tal senso “veri modelli previsionali si stanno perfezionando, - come affermato da Gianpaolo Cavinato, ricercatore dell'Istituto di geologia ambientale -  anche grazie alle tecniche di rilevazione digitale. Ma piaccia o non piaccia si tratta di modelli sostanzialmente statistici, che vengono affinati man mano che si realizzano questi eventi".
Quindi, per ora, l'unico modo per prevenire sarebbe quello di costruire vere strutture antisismiche ed insegnare i comportamenti da adottare in caso di sisma.
Ma così scriveva Alberto Fattori, AFFARITALIANI.it, Lunedí 06.04.2009 08:48: 

Ormai è dal 16 Gennaio che si susseguono scossette nell'aquilano. La più forte di 2.9 M. Anche essendo piccole si sentono abbastanza forti e fanno un boato pauroso. Sarà per l'alta amplificazione del sottosuolo aquilano...bo...
Cmq sembrera strano ma stanno prevedendo quasi tutte le scosse grazie all'osservazione di un gas, il radon che esce più abbondante dalla crosta terrestre in prossimità di un terremoto. Sistema di previsione scoperto da un italiano e più precisamente un aquilano, Giampaolo Giuliani. Il radon è studiato da tempo come precursore ma non è riconosciuto dalla scienza ufficiale come tale. Tuttavia il tecnico aquilano sostiene di aver elaborato un modello attraverso il quale si riesce a prevedere le scosse.
La sala sismica è stata realizzata e brevettata da Giampaolo Giuliani, che è in servizio presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso(INFN), e prevede i terremoti in un ampio raggio d'azione con un anticipo compreso tra le 6 e le 24 ore ed un attendibilità superiore all'80%. Il sistema è stato collaudato dal Dipartimento di Ingegneria delle strutture, delle acque e del terreno (Disat) dell'Università dell'Aquila. Il sistema di previsione si basa sul monitoraggio attraverso 5 stazioni, del gas radioattivo, il radon, che fuoriesce normalmente dalla crosta terrestre, ma che tende ad aumentare in prossimità di un terremoto. L'idea di creare una rete di monitoraggio per prevedere terremoti nasce nell'ottobre 2002, quando Giuliani osserva segnali intensi ed anomali nel grafico che misura il radon. Convinto che si tratti di un evento eccezionale, avverte i colleghi che invece pensano ad un guasto e consigliano di spegnere la macchina. Ma Giuliani non spegne, e anzi registra picchi sempre più rapidi e violenti fino alla tragica scossa che ha sconvolto il Molise.
Dal 2002 ad oggi molti passi in avanti sono stati fatti e sono interessate al progetto Università italiane e statunitensi oltre alla Caen, società leader nella produzione di dispositivi elettronici per i maggiori esperimenti di fisica del mondo.
Cosa ne pensate di qst sciame sismico a L'Aquila? la gente ora è piuttosto preoccupata, ci sono state 170 scosse dall'inizio dell'anno di cui circa 25 avvertite.

Nessun commento:

Posta un commento